Un caffè con …Paolo Rabbito

Un caffè con …Paolo Rabbito

N.B. Questo contenuto è stato prodotto e pubblicato la prima volta da Flowing, società che da luglio 2022 è confluita in Claranet Italia. Insieme a essa sono confluite riflessioni, temi, metodologie e spunti, ampiamente condivisi e orgogliosamente riproposti all’interno di questo blog. ©claranet

PUBBLICATO IL 30/11/2022 DA

Francesco

Development

Paolo

Backend Developer

IN SINTESI

Strazz: Oggi ho preso un caffè con Paolo Rabbito, nuovo sailor entrato da poco nella nostra community. Abbiamo parlato di riferimenti culturali, di valori e di crescita professionale. Ma anche di Powerlifting e di Pink Floyd, buona lettura!

Strazz: Ciao Paolo, sono contento di poterti fare questa intervista e chiederti come è andato il tuo primo periodo da sailor. Come ci hai conosciuto e cosa ti ha convinto a provare questa nuova avventura?

Paolo: Ciao Strazz, sono io quello contento, contento di essere ufficialmente un sailor ed essermi imbarcato con voi in questo nuovo percorso. Mi trovavo alla ricerca di un lavoro che rispecchiasse il mio modo di lavorare e che fosse un ambiente di crescita e di collaborazione, così nella mia ricerca mi sono imbattuto in un’offerta di Flowing/Claranet. Mi è bastato dare un primo sguardo ai riferimenti culturali dell’azienda per capire che era il “posto” in cui avrei voluto essere. Ed insieme ai riferimenti culturali mi hanno colpito due cose in particolare: la trasparenza aziendale e l’interesse verso la formazione continua, valori che ho potuto riscontrare già dal primo giorno d’assunzione.

Strazz: Mi fai qualche esempio di attenzione alla trasparenza aziendale e alla formazione continua che hai sperimentato in prima persona in questi primi giorni?

Paolo: Certo! Già dal primo giorno mi sono trovato coinvolto in un meeting online dell’intera azienda in cui c’è stato un confronto tra i dipendenti e l’amministrazione completamente aperto, dove ci si è potuti confrontare sugli obiettivi dell’azienda, sui problemi e sulla rotta che l’azienda vuole seguire in totale trasparenza e senza una compartimentazione gerarchica molto forte. Questo ha permesso anche a me, l’ultimo arrivato, di entrare subito a conoscenza di dati e dinamiche dalle quali solitamente i dipendenti tendono ad essere esclusi. Lo reputo un valore non da poco. Per quanto riguarda la formazione ho già avuto modo di spendere parte del budget che mi è stato messo a disposizione su dei libri, budget che dimostra come l’azienda creda nella formazione e nella crescita di ognuno di noi. Inoltre ho avuto modo di vedere come si incentivi la partecipazione a workshop o eventi di divulgazione da speaker, invogliando così tutti a mettersi in gioco.

Strazz: Come hai conosciuto la nostra realtà?

Paolo: Vi ho conosciuto tramite la piattaforma Linkedin, da li poi sono andato a curiosare sul sito web dell’azienda e trovando tutte le informazioni che avevo nominato prima: il playbook, i riferimenti culturali ed anche i post del blog che accennavano ai podcast su Spotify.

Strazz: Sono molto orgoglioso di sentirti parlare del podcast, è stato un po’ un esperimento che ho aiutato a far partire nella prima stagione e che ora invece ha già parecchi episodi all’attivo. Parlami invece di te, che tipo di background professionale hai?

Paolo: Il mio è un background prevalentemente accademico. Sono un laureando all’Università degli Studi di Catania in Informatica e il mio percorso è improntato nello sviluppo di sistemi distribuiti e web e nel campo della sicurezza. Oltre agli studi ed ai progetti realizzati con l’università ho realizzato un paio di siti attualmente online per dei liberi professionisti della mia città e sono stato tirocinante come sviluppatore full stack per una piccola impresa. Ma sono ancora all’inizio del mio percorso e per me questa è una strada tutta in divenire.

Strazz: e del Paolo non professionista invece cosa mi racconti?

Paolo: Il Paolo non professionista è un appassionato di musica e un chitarrista amatoriale ormai da diversi anni, ha fatto dello sport una parte importante della sua vita, ha praticato boxe per qualche anno ed oggi è un powerlifter agonista. Si diverte a leggere libri di crescita personale, soprattutto derivati dalla cultura orientale, apprezza la natura e cerca di immortalarla con la sua macchina fotografica al meglio delle sue possibilità ed apprezza sempre una buona birra artigianale in compagnia di un amico.

Paolo Rabbito suona la chitarra

Strazz: la passione per lo sport non riesco a condividerla, sono un fiero pantofolaio e già giocare a Fifa sulla playstation è troppo per me , però per quanto riguarda la musica sono curioso? Che genere suoni ed in generale che musica ascolti?

Paolo: Spazio dai Pink Floyd ai Pantera, dal blues di Gary Moore alle composizioni contemporanee di Einaudi. Spesso varia anche dal periodo, di tanto in tanto vado un fissa con un genere o degli anni in particolare della musica. Per esempio adesso sto ascoltando tantissimo Hans Zimmer. Sul tema suonare invece non ho un genere preferito, anche perché ormai da tanto tempo il suonare è solo un hobby, per cui spesso mi capita di sentire un brano che mi piace e cerco di studiarlo al meglio, magari oggi è un brano metal e domani uno blues.

Strazz: cambiamo tema, tra le tue passioni hai elencato anche la lettura dei libri sulla crescita personale. Ultimo libro letto?

Paolo: L’arte di passare all’azione di Gregg Krech, un libro molto scorrevole che si basa sul semplicissimo concetto del “fa ciò che va fatto”, riprendendo concetti della cultura giapponese quali il “Kaizen” e il “Naikan”. Un libro che ho apprezzato davvero tanto per la sua semplicità ed efficacia e che consiglierei a tutti di leggere, anche se molti potrebbero trovare scontatI alcuni contenuti del libro.

Strazz: Grazie mille Paolo della chiacchierata, è stato davvero bello conoscerti grazie a queste domande! Alla Prossima!

Paolo: Grazie a te per le domande e spero che in un prossimo futuro ci sia modo di conoscervi tutti meglio!


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