Un caffè con …Lorenzo Farnararo

Un caffè con …Lorenzo Farnararo

N.B. Questo contenuto è stato prodotto e pubblicato la prima volta da Flowing, società che da luglio 2022 è confluita in Claranet Italia. Insieme a essa sono confluite riflessioni, temi, metodologie e spunti, ampiamente condivisi e orgogliosamente riproposti all’interno di questo blog. ©claranet

PUBBLICATO IL 28/04/2022 DA

Lorenzo

Development

Massimo

Development

IN SINTESI

Massimo: Oggi andremo a conoscere un nuovo surfer, Lorenzo, da poco più di un mese in Flowing, a cui ho avuto l’onore di fare da tutor durante il suo primo mese.

Ciao Lorenzo, benvenuto in Flowing! Qual è stato il motivo principale che ti ha spinto ad unirti alla nostra community?

Lorenzo: Ciao Massimo, grazie!

Ho scoperto Flowing all’Italian Agile Days 2021 con il talk di Alessandro Violini sul contratto Soddisfatti o Rimborsati che Flowing utilizza. È stato illuminante e mi sono subito candidato come backend developer. Una piacevole sorpresa è stata la chiarezza della gestione aziendale e dell’annuncio di lavoro, che – rarità delle rarità – includeva il range di RAL! La trasparenza dell’azienda era veramente totale.

Massimo: Mi fa piacere che hai apprezzato la nostra trasparenza, uno dei principi cardine su cui si basa la nostra community. Dopo il primo mese di onboarding, cos’altro ti è rimasto impresso? 

Lorenzo: L’ambiente e l’organizzazione fluida mi hanno colpito positivamente. I riti di governance, planning, la mentorship… Non ho mai visto un’azienda così ben strutturata e capace di modificarsi e sperimentare con una velocità strabiliante!

Massimo: Hai citato Italian Agile Days. Flowing considera di valore il fatto che un surfer – così ci piace chiamarci – partecipi a conferenze, sia come speaker, che come partecipante. Quali altre conferenze hai seguito ultimamente, e cosa ti sei “portato a casa”?

Lorenzo: Causa covid19 ultimamente ho evitato le conferenze di persona. Mi guardo settimanalmente video di estratti da conferenze su youtube, tra gli ultimi Software Faster del GOTO 2016 e Architectural Clash del Programmers in Padua).

Ho partecipato anche alla conferenza online su AWS di Flowing ed è stata veramente interessante.

Da ogni talk cerco di estrapolare i concetti chiave che possono essere riutilizzati al momento del bisogno. È difficile dire cosa ci si “porti a casa” in questi casi, direi che la cosa importante è avere la consapevolezza che i temi trattati esistono e che, in caso di bisogno, hai come una mappa del tesoro che ti indica dove scavare per approfondire.

Massimo: Durante il periodo di onboarding mi hai mostrato una delle tue passioni: la domotica. Ti va di raccontarci il “gioiellino” che hai realizzato? 

Lorenzo: Volentieri! Qualche anno fa, ad un talk a Firenze sull’embedded mi fu presentato il mistico ESP8266 con cui poter programmare con una facilità estrema semplici dispositivi. Da lì è stato amore a prima vista!

Ho installato sensori per misurare la temperatura ed umidità in casa, ho reso smart il termostato, ho “potenziato” il cancello automatico di casa rendendolo apribile da remoto con il cellulare…

Con il passare del tempo ho approfondito ed ho reso domotica la casa, partendo dalle luci, l’allarme ed arrivando ad un assistente vocale open source. Detesto i vendor che obbligano ad utilizzare soluzioni proprietarie raccogliendo dati piú o meno legittimamente.

Ho altri progetti, come una macchina del caffè smart, un sistema audio multi stanza e molto altro ancora!

Massimo: Sei appassionato anche di arti marziali. In comune con lo sviluppo software ci vedo una cosa fondamentale: la disciplina. Parlaci un po’ di questa passione, di come è nata, cosa rappresenta per te.

Lorenzo: Iniziai a fare karate a 20 anni con degli amici in un dojo a Firenze. Dopo poco smisi per una particolare fragilità alle ginocchia, ma non ho mai perso il desiderio di praticare. 

Dopo qualche anno ho deciso di ricominciare, ma in un altro dojo. Grazie alla sapiente guida del mio maestro sono riuscito ad accettare le mie debolezze e tramutarle in punti di forza, fino ad arrivare ad essere allenatore. 

Con il passare del tempo accanto alla pratica del karate se ne sono aggiunte altre: la meditazione dinamica di Katzugen ed il Taiko, che ho iniziato a praticare con mia moglie.

Massimo: Come valuti il tuo primo periodo come surfer e come ti vedi tra un anno?

Lorenzo: Questo primo periodo è stato grandioso! Tra un anno… vediamo… sicuramente partecipante a tanti progetti e con tanti sensori in più in casa! 

Massimo: È stato un piacere per me averti fatto da tutor, ti auguro di raggiungere tutti gli obiettivi che ti sei prefissato, un saluto!

Lorenzo: Grazie, averti come tutor è stato fondamentale! Ci becchiamo su Slack


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